Il 13 gennaio il Consiglio federale, ha adottato nuove misure per combattere la crisi derivante dal coronavirus. Ancora una volta, la formazione continua non è influenzata dall’inasprimento delle misure. In particolare, resta in vigore la deroga per l’erogazione dei corsi in ai sensi dell'art. 6d. Con le nuove misure, il Consiglio federale ha esteso il sostegno attraverso il programma per i casi di rigore.
Per gli enti di formazione continua pertanto resta valido il regolamento del 9 dicembre 2020. In cui l'applicabilità della deroga è limitata ai corsi di formazione continua che portano a una qualifica regolamentata dallo Stato (ad es. formazione professionale superiore), al conseguimento di certificati settoriali riconosciuti o di altri diplomi e certificati socialmente importanti. Lo svolgimento dell’insegnamento presenziale presuppone che la presenza fisica sia assolutamente indispensabile. A partire dall'11 gennaio la deroga si applica anche ai corsi che non portano a un titolo nell’ambito di professioni/attività socialmente importanti. Tra questi, l'UFSP comprende i corsi che servono a mantenere la sicurezza o la salute pubblica.
L’insegnamento presenziale, inoltre, è ammesso anche per le formazioni continue strutturate destinate a persone che, per mancanza di competenze di base non sono in grado di partecipare alle lezioni a distanza. Restano permessi i corsi individuali così come le offerte formative che si svolgono all’aperto e per le quali si presume un numero esiguo di partecipanti.
Un divieto generale di frequenza è applicato ai corsi nel settore del tempo libero che non portano a un diploma o certificato "riconosciuto".
Ordinanza COVID-19 del 19 giugno 2020 (stato 9 gennaio 2021) Rapporto esplicativo (versione del 8 gennaio 2021)
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