L’evoluzione dell’informatica negli ultimi decenni è passata attraverso una serie di innovazioni che hanno via via reso possibile lo sviluppo di nuovi tipi di applicazioni e hanno altresì indotto una vertiginosa evoluzione nelle architetture, nelle metodologie e negli strumenti con cui si sviluppa il software. In particolare, dopo l’avvento del web, l’evoluzione ha subito una drastica accelerazione che in pochi anni ha messo gli sviluppatori di fronte a nuovi contesti: il Web, il Mobile, il Cloud, la pervasività dell’informatica portata dall’Internet of Things. A queste onde tecnologiche che sono arrivate ne succederanno altre. A quella dell’Internet of Things appena partita, e che durerà ancora molti anni, si andrà a sommare, nel prossimo futuro, quella dell’Intelligenza artificiale. Il risultato sarà quella che viene chiamata la rivoluzione digitale o il decennio delle Smart Machines. Dal punto di vista di chi opera nel settore dello sviluppo del software, il cambiamento è stato tale che chi si è formato solo pochi anni fa o chi si è trovato a lavorare in aziende poco innovative dal punto di vista dell’ICT, si trova ora con un gap di competenze che li rende poco interessanti sul mercato del lavoro. E questo gap è destinato inesorabilmente ad espandersi nei prossimi anni. Per essere quindi competitivi nel mercato del lavoro ed essere in grado di portare dell’innovazione nelle aziende in cui si opera è indispensabile acquisire il set di competenze necessarie a sviluppare le applicazioni del presente e del futuro, che saranno sempre più basate su piattaforme Cloud, Internet of Things, Big Data Analytics, Machine Learning e nuove forme di interazione uomo-macchina. >> Maggiori informazoni |